Disbiosi intestinale
La disbiosi (perdita di flora autoctona o la sua alterazione) intestinale produce l’infiammazione della mucosa dell’apparato digerente e genera una sistematica semina linfogena di tossina nell’intero organismo.
Sulla pelle, sulla vagina e nell’intestino sono presenti delle strutture chiamate ecosistemi microbici che no solo svolgono la funzione di prima barriera contro le infezioni, ma anche di organizzazione, di equilibrio e benessere.
La microflora intestinale origina nel neonato, quando quest’ultimo viene a contatto con i microbi provenienti dal tratto genito-urinario della madre.
I microbi cominciano ad apparire nelle feci sin dai primi giorni di vita e sono usualmente anaerobi ed aerobi.
Quando la flora batterica intestinale e fisiologica si parla di eubiosi.
Ecosistema intestinale
L’ecosistema intestinale è l’insieme di tre elementi interattivi:
- Flora batterica che deve essere costituita dalle famiglie di batteri residenti e quindi probiotici.
- Temperatura e PH dell’intestino.
- Epitelio della mucosa, la mucosa intestinale deve, se in buono stato, impedire infiltrazioni delle sostanze dannose ed il risultato di ciò è ottimo.
- Funzionamento del sistema immunitario e quindi perfetta salute.
Quando viene alterato questo equilibrio con la predominanza di germi patogeni, si ha la cosiddetta disbiosi intestinale.
La disbiosi intestinale, come abbiamo già detto, rappresenta un problema sociale che interessa dal 30 al 60% dei pazienti che si sottopongono a visite gastroenterologiche.
Essa è caratterizzata dall’alterazione funzionale della mucosa del colon e dalla modificazione della flora batterica intestinale, con prevalenza di popolazioni anaerobiche di tipo batterico, fungino e parassitario.
Fenomeni dannosi, quali fermentazioni e putrefazione, producono sostanze tossiche dando luogo ad un fenomeno di tossicosi cronica che da origine a disfunzioni e malattie.
Una notevole quantità di microorganismi (se ne conoscono più di 400 specie diverse) concentrato a livello dell’apparato gastrointestinale colonizzano la mucosa favorendo i processi di transito, di assorbimento e di trasporto.
La microflora intestinale si divide in:
- Organismi residenti o saprofiti che facilitano e presiedono alla digestione.
- Organismi patogeni che ostacolano i processi metabolici e producono danni.
Le cause che possono determinare l’alterazione della flora batterica sono generalmente la modificazione del PH dei prodotti della digestione, che dovrebbe essere compresa nell’intervallo fra 5,5 e 6, ovvero non troppo acido, né troppo alcalino.
È lo squilibrio intestinale (troppa acidosi) che causa la trasformazione dei funghi e dei microbi simbionti che vi si trovano.
Batteri del tratto gastroenterico
Il tratto gastroenterico è popolato da batteri che differiscono quantitativamente e qualitativamente secondo il segmento considerato.
La flora batterica intestinale presente nel colon, è composta per il 95% di batteri che possono vivere senza aria(anaerobi) ed il 5% di batteri aerobi che necessitano dell’aria per vivere.
I principali batteri anaerobi sono:
- Lattobacilli
- Escherichia coli (diversi tipi)
- Enterococchi
- Batterioidi
- Batterio bifido
I batteri aerobi sono:
- Proteus
- Lieviti
- Clostridi
- Stafilococco.
Nell’intestino, oltre ai germi batterici troviamo i virus (anche se la loro presenza in individui sani non è stata ancora sufficientemente documentata), i miceti (lieviti e funghi) ad una grande varietà di protozoi.
La microflora ha caratteristiche differenti nei vari tratti dell’apparato gastrointestinale e vari fattori possono condizionarla, ad esempio:
- La qualità di ossigeno che diminuisce progredendo dallo stomaco all’ultimo tratto dell’intestino.
- Il PH che da acido diventa sempre più alcalino.
- I fattori meccanici come la peristalsi.
Lo stomaco presenta un Ph acido ed è un’ottima presenza di ossigeno e ciò rende difficile la sopravvivenza e la crescita di microorganismi patogeni.
Flora gastrica
La flora gastrica è infatti minima, in alcuni casi il contenuto dello stomaco è quasi sterile ed i germi che sono presenti sono aerobi, altrimenti gli anaerobi sono segno di patologia.
La carica microbica totale aumenta progressivamente dallo stomaco all’intestino crasso.
I germi presenti nel tubo digerente sono in grado di produrre batteriocine, sostanze antibatteriche che agiscono nei confronti della stessa specie che le produce.
Altre sostanze sono gli antibiotici naturali, che agiscono nei confronti di specie diverse da quella del produttore.
Vi è un’aggressione quotidiana alla microflora da parte di organismi patogeni che provengono dall’esterno, ma normalmente non riescono a proliferare grazie alla produzione di sostanze antibatteriche da parte dei microorganismi residenti.
L’intestino è considerato il più importante organo immunitario del corpo umano, contenendo circa il 40% di tutte le cellule immunitarie.
L’intestino è il luogo di azione delle difese immunitarie sia in forma organizzata, nelle placche del Peyer (nell’ultima parte dell’intestino tenue) sia diffuse fra le cellule epiteliali e nella lamina propria.